Prende il nome dalla pista della Cerrina vicino a Torino, concepita proprio con lo scopo di andare a correre in quella pista dove c'era un campionato per dei prototipi fatti in casa.
Primo progetto di un giovane di 22 anni di nome Vincenzo Marciano, che negli anni '70 sognava di correre con una vettura costruita in proprio.
Lavorava alla Pistoni Asso, e nel tempo libero, data la passione per le auto da corsa, si era improvvisato un costruttore, costruendo un telaio in tubi di ferro con motore AlfaRomeo 1.3GT e il cambio di una Fiat 600. Pur non essendo ancora un battilastra esperto aveva equipaggiato la sua vettura con una carrozzeria di alluminio.
A progetto ultimato però, la pista della Cerrina fu chiusa, ed il giovane Vincenzo ripose abbandonò il sogno di poter correre in quella pista.. si limitò soltanto a girare solo nelle zone di Ponsacco, poi la vettura fu venduta e successivamente andò distrutta.